Page 29 - Rivista Like N°5
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Like -  La Zuppetta
                                                         di Alfredo Mennelli -  Gastronomo
           Viaggio nella letteratura gastronomica dell’Alto Tavoliere
           Pane, caciocavallo e tacchino


           ecco la Zuppetta di San Severo



           Piatto unico, una volta povero e ora servito al ristorante


                      Quando si parla di piatti
                       tipici della tradizione, la
                        ”zuppetta” di San Se-
                        vero ha una posizione
                        privilegiata. Piatto uni-
                       co del periodo natalizio
                      e del 25 dicembre, tanto
                   che tutti i sanseveresi a tavo-
           la e comunque in famiglia, condivido-
           no da sempre questa consuetudine.
           Accadeva che, in un territorio preva-
           lentemente di stampo agricolo e di la-
           tifondisti, nella maggior parte di origini
           napoletane, i contadini che lavoravano
           la terre venivano pagati con i prodotti
           stessi della campagna, quindi verdure   Ingredienti:
           e pane. I “caporali”, invece, che copri-  Caciocavallo
           vano  una carica  più  importante, ave-  Fette di pane abbrustolito
           vano pane, carne e formaggio.     Brodo di tacchino
           La  “zuppetta  sanseverese”  era  un  al-  Trecce di mozzarelle
           ternativa del pancotto, ma più ricco.   Procedimento:
           Nel tempo, ha iniziato ad essere pre-  preparare  un  brodo  con  una  coscia  di  tac-
           parato in teglie, con la ricetta a strati   chino, patata, carota, sedano. Abbrustolire
           e coperta con un’altra teglia, cotto nei   un kg di fette di pane casareccio e sfilaccia-
           camini con brace sotto e sopra. E’ un   re il tacchino cotto in brodo. In una teglia da
                                             forno alternate le fette di pane abbrustolito,
           piatto dove bisogna scegliere la mate-  leggermente bagnate con il brodo, il tacchi-
           ria prima rispettando la qualità, la sta-  no  sfilacciato,  la  mozzarella  sfilata,  fette  di
           gionalità e il territorio: tacchino locale,   caciocavallo e poi ancora il pane e il condi-
           pane raffermo a lievitazione naturale,   mento fino a riempire la teglia. Versate il bro-
           caciocavallo e scamorze di masseria,   do caldo nella teglia con un paio di mestoli e
           mozzarelle e una spolverata di can-  far amalgamare. Porre in forno caldo (180°) e
           nella. Le parole, quando si parla di   ogni 10 min. bagnare la teglia con il brodo fin-
           ”zuppetta”, fanno venire l’acquolina in   ché il tutto sarà ben amalgamato. Continuare
           bocca. Ora è facile trovare questo piat-  finché si sarà formata una bella crosta in su-
           to nei menù dei ristoranti locali.  perficie. Servire il tutto ben caldo..


                           Like  - Guida ai Sapori di Puglia -  #ilpiaceredelgusto  Dicembre 2021
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